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Reportage

PER MARE O NEL CIELO

CEUTA

Città autonoma di CEUTA: insieme a Melilla enclave spagnola su suolo africano. Una porta d’ingresso in Europa, alla quale bussano ogni anno migliaia di migranti in movimento con tanti desideri in testa.

È dal 1990 circa che la pressione migratoria è divenuta qui fenomeno coordinato e su larga scala, sebbene essa rappresenti oggi appena il 6% del totale degli ingressi nell’Unione Europea. Una pressione che le autorità internazionali hanno tentato di contenere anche attraverso un sistema di recinzioni, un doppio complesso di barriere di filo spinato di oltre 3 metri di altezza (e 8 chilometri di lunghezza, nella sola Ceuta). Chi riesce a varcare la temibile “valla fronteriza”, spesso a rischio della vita stessa, continua a sperare.

Ma c’è ancora il mare...

 

E Yassine non si ferma: è arrivato fin qui e vede la sua meta.

La gioia che pregusta guardando la rocca oltre il mare, dal molo, lo sostiene di fronte ad ogni ostacolo e gli permetterà di attraversarlo, il mare: domani, prima dell’alba, aggrappato allo scafo di un traghetto.

Come Ercole che riunisce le colonne.

Come un gabbiano che vola controvento.

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