top of page
eamauri

ANDREA (eamauri)

LUCIANO

La porta della camera oscura posta nella cantina della casa in cui ho abitato con una famiglia numerosa non era chiusa a chiave, appunto... La mia curiosità e il piacere infantile per il dispetto mi spingevano ogni tanto ad aprirla senza chiedere permesso... Ed eccolo lì, Luciano, invaso dal fascio di luce, intento a nascondere la pellicola dietro la schiena per salvarla!!! E' così che ho subito il fascino della camera oscura, di quello che avveniva tra i "profumi" degli acidi di sviluppo e di fissaggo che ancora impregnano le mie narici... E seguendo questo percorso al contrario sono arrivato alla macchina fotografica e al piacere di maneggiare questo piccolo oggetto meccanico di fronte ad una visione interessante della realtà che mi si parava davanti. A volte mi capita di sentire un'emozione così forte, guardando ciò che mi si presenta davanti agli occhi, tanto da dovermi fermare e scattare una fotografia con la mente cercando anche l'angolazione e l'illuminazione più adatte!! Mi piace tutto ciò che vedo, mi piacciono le luci che compongono quella realtà e mi piacciono gli occhi che mi permettono di cogliere quelle luci.

La fotografia è un'emozione fissata della mia vita. Quando fotografo qualcuno, a un matrimonio o in un ritratto, desidero che quella persona a cui darò la mia foto possa provare la mia stessa emozione...

Adoro guardare le nuove attrezzature, ma quando voglio davvero capire cosa sto fotografando torno alla mia prima digitale compatta da 2Mpx e scatto in BN.

 

Mi è sempre piaciuto nascondermi dietro l'obiettivo... Ma ancora di più chiudermi nella camera oscura con la mia OM1 e vivere quel momento intenso di rivelazione che la fotografia sa regalare con molta generosità. Luce rossa, predisposizione dell'attrezzatura e dei materiali, fissare la posizione di ogni oggetto sul ripiano, provare i movimenti e poi CLICK! Buio pesto in cui indovinare dove sono disposti i vari attrezzi per rimettere subito al sicuro della tank la pellicola estratta dalla macchina. Nessuna possibilità di errore e nemmeno di titubanza, visto che la mia camera oscura lasciava in realtà filtrare qualche spiraglio di luce... E poi fare in fretta! La porta della camera oscura non aveva la chiave, e la famiglia era numerosa e insidiosa...

Ho sempre apprezzato la fotografia come forma personale di osservazione della realtà ma soprattutto come occasione per condividere le belle esperienze e le emozioni vissute al momento dello scatto.

Mi sono formato con l'analogico, nella fotografia di viaggio o nella documentazione di momenti speciali collettivi. Ho costruito e gestito per 15 anni l'archivio fotografico di una importante industria calzaturiera della brianza, fotografando e catalogando oltre 5000 modelli di scarpe costruite con pellami rari e pregiati.

L'avvento del digitale non mi ha colto di sorpresa, sapendo cosa sta dietro a una fotografia.

Ancora oggi fotografo per passione, per piacere.​
 

bottom of page